Perché la coscienza è di tutti? Perché in base a come si risponde a questa domanda, tutto cambia. Cambia il modo in cui pensiamo a noi stessi. Cambia il modo in cui trattiamo gli altri. Cambia il modo in cui trattiamo il pianeta.
La domanda sulla coscienza è una domanda sul nostro essere, sull’essere del mondo e sul valore che le cose hanno, perché se cambia quello che noi siamo, cambia tutto il resto.
Per esempio, se uno pensa di vivere dentro un mondo virtuale, creato dal suo cervello, come ci è stato raccontato in tanti film (da Matrix a Inside Out, da Inception a Black Mirror), uno potrebbe vivere in un mondo suo, e disinteressarsi del pianeta terra. L’importante è che, in qualche modo, il suo corpo sia tenuto in vita e continui a produrre belle immagini virtuali per la sua esperienza. Ma sarà proprio così?
Oppure, se uno pensa di essere un’anima, ecco che il corpo non ha più alcuna importanza (tanto prima o poi si tramigra o si sale in cielo). O comunque ha molta meno importanza.
Ma anche se uno pensa di essere il proprio corpo, conseguenze enormi ne derivano perché uno sarà giudicato dagli altri solo per il corpo che ha.
E se uno pensa di essere il proprio cervello, beh … poveretto …
E così via.
Quindi interrogarsi sulla natura della nostra coscienza non è un passatempo per filosofi sfaccendati o un problema tecnico dei neuroscienziati. Al contrario, la domanda sulla natura della coscienza è una domanda su noi stessi, la nostra società e il nostro mondo.
E’ per questo che la Spread Mind non deve essere discussa solo da esperti, ma deve anche essere presentata e raccontata alle persone di ogni provenienza. Se la Spread Mind ci dice qualcosa di importante su di noi, tutti ne possono vedere il valore e l’importanza. Anzi, forse saranno proprio coloro, che non hanno già una conoscenza approfondita del problema, che saranno in grado di giudicare quanto la Spread Mind è vicina a ciascuno di noi.
Capire che cosa è la coscienza non è come calcolare la massa del Bosone di Higgs o risolvere il problema degli indessicali in filosofia analitica. Capire che cosa è la coscienza può fare la differenza per ognuno di noi.
La coscienza non appartiene ai neuroscienziati o ai filosofi, la coscienza è di tutti.
PS. Un interessantissimo blog sulle follie delle neuroscienze quando si muovono in modo autoreferenziale è questo breve post di Denise Zani sulla lobotomia.